- Nadia Nunzi
La sua bambolina
Ciao, sono una donna di cinquantun’anni e sono l’ultima di quattro figli.
Un padre completamente assente e una madre egoista, arrogante e violenta.
Quando ero molto piccola, ho assisto a molte liti tra di loro.
Mia madre, inoltre, picchiava molto i miei fratelli.
Io le somigliavo parecchio fisicamente ed ero la sua estensione.
Lei mi avrebbe amata solo se fossi stata come lei si aspettava che fossi, ovvero forte, bella e sempre curata. Ma io mi sono ribellata a questo.
Ho assistito a due suoi tentativi di suicido; una volta con delle compresse e un’altra volendosi lanciare dal settimo piano. Lo ricordo a rallentatore e ricordo le urla.
A sei anni ho subito abusi sessuali dal nuovo compagno di mia madre e dalla figlia del compagno. Li avevo completamente rimossi, ho sempre avuto uomini con problemi perché sono dipendente, quindi mi ostino a volere curare le ferite degli altri per lenire le mie.
Avevo rimosso tutto, compreso l’ultimo, il peggiore, dopo un anno di convivenza, di violenza psicologica. Ero la sua bambolina. Lui disponeva di me come un abusante può fare con una bimba. Io ero la bimba. Mi aveva riportata nella stessa condizione psicologica degli abusi subiti da piccola. Così ho iniziato ad avere dei flashback e, distrutta, mi sono rivolta a un centro antiviolenza.
Insieme al lavoro delle psicologhe, ha iniziato a venir fuori tutto.
È stato un percorso molto doloroso con tutti i miei meccanismi di difesa. A volte ho avuto paura realmente d’impazzire.
Ora sto ricostruendo me stessa.
Un lavoro lunghissimo, rallentato dai continui ritorni del mio ex abusante, ma NON MOLLO e VADO AVANTI. Lo devo alla bimba che è stata abusata e alla Donna che sono e che riconosco di essere: CORAGGIOSA! F.
