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COME LA SCRITTURA MI HA SALVATA 

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Ho sempre amato la scrittura, sin da bambina.

 

È stata la mia migliore compagna, sempre presente, fidata, accogliente.

 

Mi ha permesso di comunicare tutti i non detti e mi ha ascoltata senza giudizio.

Semplicemente c’era quando ne avevo bisogno.

 

A distanza di anni è diventata molto più di un’amica, è la mia alleata.

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È il mio rifugio quando ne ho bisogno, la mia confidente, la mia guida, il mio strumento per comunicare con me stessa e con gli altri.

 

Senza conoscere il suo potere terapeutico, quando ne ho sentito il bisogno,

l’ho utilizzata spesso in maniera naturale come terapia.

 

Non appena uscita dalla relazione di manipolazione affettiva è stato per me istintivo scrivere la mia storia, affidarla alla carta con urgenza, senza pensare alla forma, esternando tutte le emozioni che provavo in quel momento.

 

È stato un gesto liberatorio.

Più scrivevo più il mio dolore cambiava forma.

La rabbia si placava.

 

E la protagonista della storia non sembravo nemmeno più io.

Perché in realtà nell’atto stesso di narrarmi sono cambiata.

 

Scrivere di sé aiuta a compiere questa trasformazione e a salvarsi perché ci permette di prendere le distanze da ciò che abbiamo vissuto, di vederlo sotto una luce diversa, nuova.

 

Dona un punto di vista più elevato e più profondo.

 

Ci permette di ridare un significato nuovo a ciò che abbiamo vissuto e a un certo punto ci ritroviamo dall’altra parte del fiume senza nemmeno renderci conto di averlo attraversato.

 

È una magia di cui più che parlarne si può farne esperienza.

E non è necessario esporsi, raccontarsi con l’intento di pubblicare.

 

Quello può essere un valore aggiunto, come lo è stato per me,

se fa parte dei veri desideri e se ci si sente al sicuro nel farlo.

 

La Scrittura diventa addirittura più efficace quando ci si affida a lei,

senza particolari abilità. In tal caso emerge l’essenza più pura, senza censure,

e si compiono importanti scoperte su di sé.

 

Quel giorno presi un quaderno e una bic color oro e seguii quel richiamo intuitivo.

Continuai per mesi, lasciando che la Scrittura mi guidasse e conducesse fuori dalla bolla di sofferenza dove mi ero rinchiusa.

Le diedi il permesso di aiutarmi, guarirmi e liberarmi.

E non solo ci è riuscita, mi ha anche restituito tante sfumature di me stessa.

 

Mi feci molte domande mentre mi narravo e la penna scorreva veloce sulla carta.

A volte inceppava per darmi il tempo di respirare.

E io ero lì, a osservare quella piccola me che si comportava come una ragazzina

con gli occhi innamorati.

La vedevo muoversi, inciampare, fare scelte lontanissime dal suo sentire.

 

Mi arrabbiavo con lei. Le dicevo:

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“No, non farlo! Stai attenta! Cambia strada!”

 

Poi la stringevo tra le mie braccia e piangevo per non essere riuscita a proteggerla.

 

Via via il processo dava i suoi frutti.

Pagina dopo pagina mi perdonavo.

 

LA SCRITTURA HA UN GRANDE POTERE DI GUARIGIONE

 

È meditazione pura, atto creativo, espressione, conoscenza e respiro.

 

Quando le affidiamo i nostri segreti, le parole più vere, rende tutto tangibile.

E ci aiuta a vedere con sguardi nuovi. Più consapevoli.  

E nell’osservarci ci permette di prendere le distanze da ciò che abbiamo vissuto

e a essere più amorevoli con noi stesse.

 

A un certo punto allentiamo la presa, ci ammorbidiamo e sviluppiamo la compassione necessaria per perdonare che ci ha ferito e noi stesse per averlo permesso.

 

La Scrittura è un’amica fedele che ci sostiene tutte le volte che vogliamo.

Quando abbiamo bisogno di sfogarci, esternare la rabbia, liberare i non detti che ci pesano dentro o semplicemente quando abbiamo voglia di raccontarci.

 

Ci ascolta sempre, in silenzio e senza giudizio.
Ed è anche questa la sua forza.


Mentre si prende cura di noi, ci insegna a fare lo stesso. A prenderci il nostro tempo e il nostro spazio. A dedicarci attenzioni e presenza.

 

È un atto di amore puro perché quando ci narriamo ci stiamo prendendo cura

della nostra parte più profonda e vera. Ci riconnettiamo a noi stesse.

 

Ci diamo il diritto di prendere il nostro posto nel mondo, partendo da un gesto apparentemente piccolo, in grado di cambiare in modo arricchente e costruttivo la nostra preziosa vita.

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Trovi la mia narrazione autobiografica nel libro Ti amo anima mia

Nel libro Tu emani Luce trovi invece il mio percorso di crescita personale

dopo quell'esperienza, con esercizi e pratiche per sviluppare l'ascolto interiore,

la fiducia e l'autostima. 

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Raccontami la tua storia Unica di coraggio e rinascita e la invierò a una delle riviste 

con le quali collaboro per pubblicarla.

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Scrivimi qui tuemaniluce@gmail.com e ne parliamo insieme. 

Trovi alcune delle testimonianze a cui ho dato voce nel mio BLOG

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©Nadia Nunzi 

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Autobio
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