L'intervista di B.
Ciao B., la tua storia, pensando a quanto hai subito, non può che lasciare in chi legge, tanta amarezza.
Qual è il pensiero che t'incoraggia ad affrontare, ogni volta, un nuovo giorno?
Il pensiero che mi dà coraggio per andare avanti ogni giorno è quello di sapere che tutto questo mi ha resa più forte.
Il menefreghismo di tua madre pensi che celasse a sua volta delle violenze subite?
Si, anche mia madre, anni addietro, ha subito delle violenze psicologiche e fisiche da parte di mia nonna che è narcisista.
Come mai ti vestivano da maschio?
Mi vestivano da maschio perché prendevano abiti usati, oppure mi davano semplicemente quelli di mio fratello, così che mia madre potesse risparmiare e prendersi più cose per sé ovvero le sigarette o altro, pensando esclusivamente a se stessa.
Non hai mai pensato di denunciare tuo padre?
Si, l’ho denunciato. E, in quanto allora minorenne, sono finita in una comunità di recupero.
Ora sto aspettando il ricorso in appello in cui dovrebbero dirmi quando andrà in carcere e per quanti anni.
Ora dici di bastare a te stessa e di non volere più nessun uomo accanto. Pensi che un giorno potresti cambiare idea?
Certo, potrebbe anche darsi. In fondo sono molto desiderosa di avere figli e di costruirmi una famiglia.
Cosa vorresti dire, per dare forza, ad altre donne che, come te, hanno subito abusi infantili?
Quello che posso dire a chi ha subito abusi come me, è di non smettere mai di LOTTARE perché non siamo sole mai. Gli abusi che abbiamo subito ci hanno reso diverse ma in un certo senso anche SPECIALI perché tutto questo ci ha fatto capire che siamo FORTI, che abbiamo un valore enorme perché riusciamo a rialzarci anche da sole. Abbiamo imparato a contare su noi stesse e questo non tutti sanno farlo. Abbiamo sofferto ma tutto questo ci ha reso delle GRANDI DONNE! #violenzaerinascita