Doula
Ogni donna vive la gravidanza attraverso il suo personale sentire e ogni esperienza ha le sue specificità perché ogni persona è unica con le sue esigenze. Di certo, però, ciascuna donna desidera, in un periodo così importante e delicato della propria vita, poter avere accanto una persona di riferimento sulla quale contare. Una persona preparata e accogliente per potere condividere stati d’animo, pensieri, eventuali interrogativi e anche per avere un supporto concreto.
La figura della Doula nasce proprio per questo, per sostenere e accompagnare la futura mamma nel suo nuovo viaggio trasformativo.
La parola Doula arriva dal greco e significa “colei che serve la donna”, ovvero che si prende cura della donna nelle varie fasi che vanno dalla gravidanza al travaglio al parto e in seguito anche nel post parto.
«La Doula è una figura che in Italia nasce circa quindici anni fa, mentre in Argentina, Olanda e America esiste da molto più tempo, e collabora con il Sistema Sanitario garantendo presenza continua come quando, per esempio, avviene il cambio turno ospedaliero delle ostetriche in sala parto.
La Doula è quel femminile neutro che fa da supporto e aiuta a organizzare e sostenere le famiglie in base ai loro bisogni» spiega Giulia Ricca, Doula educatrice perinatale con certificazione ©Mipa che si è formata presso Mondo Doula di Milano.
Giulia collabora con ostetriche libere professioniste, assistendo in presenza simultanea i parti domiciliari, e con psicologhe, ginecologhe, insegnanti yoga e tutte le altre figure di supporto che assistono la donna in dolce attesa.
Lei stessa, dopo la nascita del primo figlio, ha sentito il desiderio di avere accanto una figura esperta con la quale confrontarsi e ricevere supporto, così ha deciso in seguito di intraprendere questo viaggio, approfondendo le tematiche a lei più care.
«È stata una chiamata» dice «ho svolto vari lavori ma la missione della Doula a un certo punto mi ha seguita, accompagnata e infine scelta».
Per Giulia essere madri è un atto creativo che va oltre ogni stereotipo, perché oltre c’è molto altro e si è madri al di là del concepimento di una vita, perché si concepisce sempre per natura e anche per urgenza. Così, per lei, mettersi al servizio delle donne e delle famiglie che la contattano, è un vero donarsi con amore e creatività.
Come Doula si dedica a svariate attività: massaggia la donna se ha bisogno o voglia di un momento di rilassamento tutto per sé, le prepara un bagno caldo con sottofondo musicale e petali di rosa profumati lavandola con dolcezza, oppure cucina dei pasti caldi o ne prepara alcuni da surgelare in caso di necessità o per i primi giorni del puerperio.
Le mansioni di una Doula variano di volta in volta in base alla propria specializzazione, e anche alle necessità della persona che la sceglie. A ogni modo è sempre una presenza empatica, accogliente e preparata, che si dedica all’ascolto della donna, dandole un sostegno emotivo e pratico anche nei casi in cui non riesca a concepire e magari si interroghi sentendosi “sbagliata”.
«A volte la donna ha bisogno di risposte, in quel caso uso la creatività per far uscire maieuticamente il potere interiore che possiede senza magari rendersene conto. Con un atteggiamento neutro faccio da specchio e vado a rinforzare le capacità che già le appartengono» aggiunge Giulia che ha una sensibilità unica nell’accompagnare. Con la stessa premura ascolta anche l’uomo quando ha bisogno di aprirsi, narrarsi o avere rassicurazioni e incoraggiamento.
Può capitare, inoltre, che accompagni la coppia insieme, sin da prima del concepimento donando conforto e informazioni pratiche.
Un’altra mansione che le è cara, come a molte altre Doule, è quella di organizzare e partecipare al Blessing Way, una cerimonia speciale per i riti di passaggio, dedicata alla futura mamma, dove si celebra la grande trasformazione da figlia a madre e si onora il femminile, stando radunate in cerchio.
È un vero momento di festa e condivisione, che di norma si svolge in casa della gestante, dove si riuniscono varie donne, in particolare le amiche più care. La Doula si occupa, oltre all’allestimento del luogo scelto, di ritualizzare vari momenti, come per esempio dipingere il ventre materno, fare un calco ricordo del pancione, preparare coroncine di fiori per i capelli, rinfrescare mani e piedi con olii essenziali, fare dolci massaggi e tante altre coccole.
È davvero una figura poliedrica, dalle mille sfumature, e accompagna anche in rituali più delicati, come quello del Lutto Perinatale, per dar voce a quelle creature che hanno attraversato solo per un breve tratto le vite dei loro genitori.
«Quando mi hanno chiesto di organizzare uno spazio dedicato al tema del Lutto Perinatale ho immaginato subito, candele, coperte, racconti quasi sospirati e nel partecipare ho sentito una profonda vicinanza con le coppie che hanno vissuto la perdita».
Ne parla così Giulia, che ha scelto di collaborare con l’associazione Mammalia di Cremona in occasione della ricorrenza del 15 ottobre ma che è disponibile, su richiesta, in qualsiasi momento dell’anno e prosegue: «È una celebrazione intima, di responsabilità e delicatezza con una funzione molto importante e in parte risanante per la coppia che può elaborare l’evento ritualizzandolo in uno Spazio Sacro, protetto e di accoglienza».
La partecipazione della Doula è fatta di attenzioni mai banali, come per esempio fermarsi a raccogliere un mazzo di fiori freschi, legarli con un filo d’erba e portarli alla futura mamma con un sorriso, per poi farsi spazio soltanto per ascoltare. Dietro ogni suo gesto c’è un intento di amore e presenza. Nell’accompagnare ogni donna, cresce e cambia insieme a lei, si emoziona con lei e il legame che ne deriva è di profonda sorellanza.
«Il femminile è uno Spazio dalle molteplici possibilità, e scoprirle una donna per volta, un incarico per volta, mi fa sentire bene. Quando attraverso un cerchio di donne mi sento sia nutrita sia liberata» narra Giulia, trasmettendo un profondo senso di equilibrio e umanità.
Un’ulteriore servizio che offre la Doula è quello di aiutare la famiglia, dalla nascita del loro figlio fino al suo primo anno di vita, dando informazioni pratiche inerenti l’organizzazione dei propri spazi in relazione alle nuove abitudini e offrendo presenza e sostegno concretamente.
Giulia, istruttrice certificata Portare i Piccoli®, tiene anche incontri informativi di babywearing, che letteralmente significa “indossare il bambino” ma che in italiano si traduce con portare. Il babywearing consiste infatti nel portare con sé i piccoli di pochi mesi con un supporto ergonomico adeguato, che va dalle fasce di stoffa resistenti e lavabili al classico marsupio.
In una società dove si è abituati a sentire che il bambino tenuto per troppo tempo in braccio rischia di viziarsi, l’informazione è fondamentale.
Il compito della Doula specializzata in babywearing è proprio quello di sradicare erronee credenze e divulgare nuove preziose nozioni riguardo i benefici del contatto con i propri bimbi appena nati. Negli incontri spiega che tale contatto è pura relazione tra genitori e figli e li aiuta a incontrarsi, ascoltarsi e a rafforzare il loro legame.
La Doula è davvero unica, colma di esperienza e amore da dare, e può essere un gradito dono per tutti quei genitori in attesa di una nuova vita, che vogliono avere accanto una persona gentile e al contempo pragmatica come preziosa figura di riferimento.
@Nadia Nunzi
Storia raccolta per la rivista "La mia gravidanza" n°1 febb-mar 2022
Comentários